sabato, dicembre 30, 2006

to overwork (29.12.2006)

Per tutti gli imprigionati

La libertá si era innamorata nella vita e insieme gridavano con gli imprigionati, piangevano con tutti gli umani che avevano perso il senso, nella notte cantavano con gli opressi, giravano su e giú per le strade con quelli che si erano persi, con quelli che vivevano li.

Soffrivano con gli schiavi, gli imprigionati, gli illegali, i torturati, i maltrattati, i non amati, i non benvenuti, i respinti, gli esclusi; soffrivano con tutte queste donne, uomini e bambini.

L`amore sperava e accarezzava le ferite e i dolori di tutti questi umani mentre il futuro dimenticava e il passato lasciava svanire i ricordi.

Il tempo portava un conforto e la libertá e la vita non diventavano tristi, senza interruzione cercavano di accendersi in ogni cuore e spesso sembrava troppo tardi, troppo di tutto e di niente, ma non si lasciavano irritare, non smettevano di credere di ritrovarsi prima o poi in ogniuno di questi cuori.

Finché anche l`ultimo e l`ultima aveva nel fondo del cuore il suo piccolo o grande amore, la sua libertá.