domenica, febbraio 25, 2007

non so, non so, non so
da rivedere

Cosi i pensieri si ritrovavano tra i sentimenti e alcuni di questi volevano essere diversi, ma invece erano soltanto cosi come li volevano tutti gli altri e cosi i sentimenti rimanevano cosi come erano e niente e molto cambiava e piú forte, piú dolce si avvicinavano i corpi con i dolori che restavano li dove erano.

I sogni cantavano una canzone e non volevano piú finirlá e con i sintomi di un amore vano tutto intorno a se si commoveva e piú in alto si cadeva, cosi i pensieri, cosi i sentimenti, cosi la vita portava li, dové la paura non riconosceva se stessa, dove la stanchezza trovava la tranquillitá e dove i desideri si trasformavano in felicitá.

Cosi il tempo rallentava ad un ritmo quotidiano e il proprio sorriso correva verso quello che non si poteva raggiungere mentre i desideri crescevano piú vicino ad uno.

La vita era quella che era e senza rimorsi andava avanti e quello che piú si voleva era dentro a se stesso e piú si amava, piú si si dava da fare, si camminava soltanto verso il niente e si voleva essere semplice, avvicinarsi verso un immagine stupenda e nel viso si vedeva una dolcezza.

La necessitá della disperazione nel prima o poí e la bellezza che si metteva nuda, che affogava nei sguardi e i battiti del cuore che diventavano intimi e pure ogni volta si si diventava piú freddo di tutti quei la e li.

Cosi si volava sopra la realtá, si cultivava le proprie aspettative e poí si schiantava contro quello che stava gia aspettando uno, cosi finiva quello che doveva finire, si arrivava piú vicino all`essenza di se stesso e la primavera non voleva piú finire, colorava i sguardi, girava il mondo intorno a uno e si fermava ogni volta tra un senso, tra un significato, tra un chi sá che cosa.